LO SPORT IN ORATORIO, RISORSA ED OPPORTUNITA’ EDUCATIVA: resi noti i risultati dell’indagine conoscitiva promossa da OdL e Csi Lombardia. Nati vicino alle chiese per esserne complemento vitale, gli oratori svolgono ancora oggi un ruolo fondamentale come luogo di aggregazione, di educazione e di divertimento per i ragazzi. Ma perché l’educazione sia globale occorre che sia sostenuta da tutti coloro che in oratorio vi contribuiscono, attraverso una rete di collaborazioni che permetta a ciascuno di rendersi conto dell’importanza e della responsabilità del proprio ruolo. In rete rientrano, a pieno titolo, le società sportive degli oratori. Il peso dello sport nella vita dei ragazzi non lo si scopre certo oggi ed i sodalizi sportivi oratoriani sono in prima linea a promuoverne la forma e l’efficacia educativa. E’ questa la fotografia che è emersa dall’indagine conoscitiva sulla funzione dello sport negli oratori della Lombardia, i cui risultati sono stati presentati sabato 7 marzo al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo. La ricerca, 568 questionari divisi tra 295 responsabili di oratorio e 273 ai dirigenti laici di società sportive, è stata promossa dagli oratori delle diocesi lombarde e dal Comitato regionale del Csi, con il contributo della Regione Lombardia. A curare l’indagine ed a presentarne i significativi risultati sono stati due specialisti del settore: Diego Mesa, docente di Metodologia della ricerca sociale all’Università Cattolica di Brescia; Caterina Gozzoli, docente di Psicologia della convivenza socio-organizzativa all’Università Cattolica di Milano. La ricerca ha illustrato la situazione degli oratori che fanno sport con una propria società sportiva, facendo emergere diverse utili indicazioni per la stesura di un progetto pastorale dello sport e per la determinazione dei bisogni di formazione degli operatori sportivi. Come si configura il gruppo sportivo dell’oratorio? Perché proporre attività sportive nell’oratorio? Quali rapporti tra gruppo sportivo dell’oratorio ed il Csi? Come si inseriscono le attività del gruppo sportivo nel contesto delle attività dell’oratorio? Come viene affrontata la formazione dei dirigenti e degli allenatori? Sono alcune delle domande, di grande attualità e di indubbio spessore, che hanno costituito l’ossatura dell’indagine. Dalle numerose risposte raccolte è emerso che lo sport in oratorio è accolto nel 28% dei casi come divertimento, nel 27% come momento di aggregazione, nel 20% come momento di educazione, nel 15% come fatica, nel 10% come occasione di agonismo. Diverse le autorità intervenute al Convegno, a partire dal Vescovo Roberto Amadei. In qualità di delegato per la Pastorale giovanile della Conferenza episcopale lombarda, Amadei ha detto che “è fondamentale una collaborazione tra le realtà oratoriali e quelle sportive, al fine di dare ai ragazzi una formazione a tutto campo”. Una riflessione ricorrente nel corso del convegno. Infatti dall’indagine emerge che si sente il bisogno di creare una rete con le altre realtà, a partire dalle scuole e dalle Amministrazioni Comunali. Davide Iacchetti, direttore dell’Area formativa del Csi Lombardia, ha osservato che “occorrono una rinnovata attenzione e un rinnovato impegno, per rafforzare il modello della società sportiva integrata nell’oratorio e che fa attività in oratorio”. Don Michele Falabretti, responsabile diocesano della Pastorale giovanile, ha ripreso il concetto di mettersi in rete con le agenzie e le istituzioni espresse dal territorio, affermando che “è di attualità l’esigenza di nuovi spazi per lo sport in oratorio, da reperire attraverso una progettazione territoriale strategica, che favorisca una rete tra enti pubblici e parrocchie».